non fa ancora parte del network Boooks. Se la conosci e vuoi sostenerla, possiamo invitarla a diventare un punto di ritiro.
Le comunicheremo che un lettore desidera usare la libreria per i propri acquisti.
Abbiamo registrato il tuo invito. Contatteremo per comunicarle che un lettore desidera sostenerla attraverso Boooks.
Ti avviseremo non appena aderirà e diventerà un punto ritiro disponibile sulla piattaforma.
Ooops... c'è stato qualche problema! Riprova.
| Prezzo Copertina |
Prezzo Netto |
Prezzo Netto Libreria |
|---|---|---|
Hai dimenticato la password? Non preoccuparti!
Inserisci la tua e-mail e comincia la
procedura di recupero.
Stiamo gestendo il tuo pagamento...
Inserisci e-mail e password per accedere ai tuoi contenuti
Registrati per accedere ai nostri servizi e gestire facilmente i tuoi ordini
Crea un account
Ooops... Il tuo carrello è ancora vuoto!
Il libro La spiritualità dei nostri avi nelle orazioni popolari dialettali di Carmela Dacchille
Una volta pregare era come respirare. Sin dalla nascita la vita del paese era conformata a quella dei monaci. La giornata era regolata dal suono delle campane, le stagioni erano scandite da preghiere connesse al calendario liturgico al quale erano legate le previsioni del tempo, del raccolto e gli stessi lavori agricoli. Le donne, nei pomeriggi estivi, ritrovandosi nei claustri per cucire e ricamare, alleviavano il loro lavoro con la recita del rosario. Anche per loro il motto era “ora et labora”. Proprio perché il sentimento religioso era come il respiro, di religiosità e conoscenza biblica erano impregnati anche molti proverbi e modi di dire riguardanti la vita, la morte, la sorte, gli angeli, i diavoli, le virtù e i vizi. Raccogliendole negli anni dalla viva voce degli anziani, Carmela Dacchille ha recuperato le “orazioni” (razzièunǝ in dialetto), il tipo di preghiera orale, privata e formulata del cosiddetto esercizio del cristiano raccomandato già da Ippolito di Roma (intorno al 215). Per secoli questa pratica si è tramandata di padre in figlio attraverso l'oralità come decisivo strumento di trasmissione e di diffusione in comunità caratterizzate da un forte legame sociale. Sicché, per quanto private, in tale condivisione, esse si caricano di un valore comunitario, com'è di tutte le espressioni culturali e religiose tipiche delle società tradizionali. Tramandandosi di generazione in generazione, inevitabilmente esse si sono cristallizzate in formule codificate, andando a costituire un ideale breviario del buon cristiano, un repertorio di testi ritualmente ripetuti dal popolo orante. Di questo prezioso patrimonio immateriale della società contadina Dino Tarantino ne analizza i testi e la mentalità che li sottende, considerandoli – sulla scorta di Marc Bloch – «testimonianze involontarie» di un vissuto letto «spazzolando la storia contropelo» (Walter Benjamin).| Autore | Carmela Dacchille |
| Editore | Gelsorosso |
| Lingua | ita |
| Data di pubblicazione | 16/12/2022 |
| EAN | 9791280436276 |
| Pagine | 416 |